lunedì 24 ottobre 2011

Sabato 22 ottobre


El sábado 22 amaneció con una temperatura extrañamente agradable en Casa de Campo. Como teníamos la mañana libre, los despertadores se silenciaron y cada cual se despertó a la hora que mejor le pareció. A intervalos intermitentes por las puertas de los edificios íbamos apareciendo , en busca de algo que llevarnos a la boca. La mayoría de nosotros, y siempre escalonados, cogimos el metro y nos dirigimos al centro de Madrid, portando en nuestras manos unas bolsas blancas que contenían el picnic que nos habían preparado en el albergue: se agradece el esfuerzo que hacen los cocineros, pero “questa pasta è immangiabile”. Algunos pasaron la mañana paseando por las calles de Madrid; otros, fuimos a la tienda de Aculco, donde pueden adquirirse todo tipo de productos de mercado justo. Tras el almuerzo, que cada cual realizo donde quiso, regresamos al albergue para seguir con el programa establecido. La tarde transcurrió entre presentaciones de los países que aun no habían expuesto: primero, Yan nos recordó que China es garante de una cultura milenaria, y trato de acercarnos la lengua y la música de su país, elementos indisociables, pues en este caso, no puede entenderse el uno sin el otro; más tarde, Camila nos desmintió algunos de los estereotipos más extendidos acerca de Brasil, en una presentación entretenida y agradable, a la que puso el broche de oro un impresionante video del grupo de samba ganador del carnaval de Rio 2011; por último, los españoles, lejos de evitar los estereotipos que rodean a España, los abrazaron y se dieron a una divertida parodia en la que estuvieron presentes un torero, unos bailaores e incluso un toro! La jornada de trabajo termino con una interesante exposición llevada a cabo Por Gessica y Jonathan. En ella, se aclaro el significado de conceptos como identidad sexual, genero sexual, orientación sexual, y roles sexuales. Además, propusieron un juego que tenía como objetivo demostrar que todos y cada uno de nosotros podemos formar parte de una minoría que, inserta dentro de un grupo mayor, debe ser respetada y afirmada sin miedo ni tapujos. Después de colmar nuestros vacios estómagos en la cena, el día fue agotándose al mismo tiempo que lo hacían nuestras fuerzas, cuyos últimos coletazos fueron destinados a la conversación distendida que precedió al momento en que nos abandonamos al sueño reparador y ponemos nuestras esperanzas en los sueños de los que solo nosotros somos dueños.
Aimon

Venerdì 21 ottobre

Sveglia, colazione e activador… comincia così un’altra giornata che già da programma si prospetta intensa, ma come sempre interessante. Formati tre gruppi ci riuniamo a discutere per un’oretta sulle tematiche affrontate in questi ultimi giorni. La seconda parte della mattinata ci vede impegnati in una nuova attività: ogni gruppo deve realizzare una piccola rappresentazione teatrale. Il tempo a disposizione è poco, ma il risultato grandioso! Abbiamo scoperto di essere degli ottimi attori! E dopo la brillante performance comida y descanso.
Nel pomeriggio, dopo una rapida e divertente valutazione delle giornate trascorse arriva (finalmente!) il momento di presentare i lavori sul tema della disoccupazione giovanile realizzati da ogni gruppo in vista dello scambio. Siamo così venuti a conoscenza di molti dettagli sulla realtà italiana e spagnola che ignoravamo, e abbiamo avuto modo così di confrontare la situazione nei due paesi cogliendo le differenze e i punti in comune.
E dopo una lunga giornata di lavoro: tarde en Madrid!


Francesca G

Giovedì 20 ottobre

Riccardo
Ciao a tutti da Madrid. Cercherò di raccontarvi quello che abbiamo fatto oggi senza annoiarvi troppo.
Nella mattinata abbiamo guardato un reality show molto interessante prodotto da una tv spagnola, intitolato “Generaciòn ni-ni”, cioè “Generazione né - né”.
Tratta una realtà tristemente verissima e attuale, quella di moltissimi giovani (in Italia sono circa 2 milioni) che nella loro vita né studiano né lavorano.
Sono insomma in un limbo fatto di feste, svago ed esagerazioni in cui non c’è spazio per una riflessione consapevole e ragionata sul proprio futuro, su quello che si vuole combinare nella vita.
Questo reality show mostra il comportamento di un gruppo di giovani spagnoli misto per sesso e città di origine.
Quel che salta subito all’occhio  è la grande leggerezza e tranquillità con cui i ragazzi vivono un momento della loro vita fatto di incertezza e smarrimento.
Ai giovani che partecipano al reality show vengono affiancati due psicologi per aiutarli a crescere e viene data loro la possibilità di lavorare.
Naturalmente questo implica svegliarsi presto e condurre una vita responsabile, infatti la prima mattina i ragazzi si svegliano troppo tardi e perdono il passaggio per il lavoro.
Già dalla seconda mattinata si può notare una certo senso di responsabilità da parte di alcuni del gruppo verso chi non stava prendendo sul serio l’esperienza e l’opportunità lavorativa che era loro offerta.
Dopo aver visto la prima puntata dello show c’è stato un proficuo dibattito tra tutti i partecipanti.
E’ emerso che sicuramente la colpa di tale situazione è dei genitori che hanno viziato eccessivamente i figli abituandoli a un tenore di vita che con l’attuale crisi economica non possono più permettersi.
D’altra parte, però, sta anche ai giovani darsi una mossa e impegnarsi attivamente per aumentare le proprie chance di avere un buon futuro.
E’ innegabile che lo stato attuale del mercato lavorativo induca al pessimismo e a pensare “Cosa studio a fare, dato che tanto poi non si trova lavoro?”.
Penso che proprio perché le cose vanno molto male bisogna rimboccarsi le maniche e impegnarsi ancora più del solito, e cercare una propria strada se proprio non si vuole andare all’Università.
Stare a tempo indeterminato a casa dei genitori e a loro spese non porta nessun beneficio né al giovane né alla sua famiglia, che dovrebbe affrontare una situazione inammissibile col proprio figlio il prima possibile.
Nel pomeriggio abbiamo visitato il celebre museo d’arte “Reina Sofia”, dove abbiamo potuto ammirare tra le varie opere il “Guernica” di Picasso e diversi quadri di Salvador Dalì 

Mercoledì 19 ottobre


Chiara Bianchini è italiana di origini e spagnola di adozione. Sta facendo il dottorato in Storia tra i due Paesi, ma ha scelto di vivere a Madrid. E’ venuta a raccontarci del movimento di cui fa parte, i cosiddetti “indignados”, anche  denominato 15-M, dal giorno della prima manifestazione, convocata per il 15 maggio scorso attraverso Internet da Democracia Real Ya, organizzazione che raccoglie centinaia di associazioni e realtà spagnole. Nel  “15 M “ sono confluiti tanti gruppi differenti, già presenti in Madrid, che avevano vissuto esperienze simili nei centri sociali e nelle grandi manifestazioni contro la guerra in Iraq. L’indignazione e l’insofferenza contro la situazione vigente era presente già da tempo, ma perché proprio ora e perché con questa modalità? Evidentemente, la voglia di protestare aveva raggiunto un livello tale che non poteva più manifestarsi solo in qualche occasione sporadica ,  ma doveva rendersi visibile a tutti e richiedere una partecipazione sempre maggiore. La gente si è ritrovata in Plaza del Sol e ha iniziato a radunarsi in gruppi, via via sempre più grandi, che discutevano temi sempre più complessi, fino a dividersi in assemblee di lavoro, ciascuno in base alla propria attitudine, o lavoro o capacità (gruppo di filosofi, avvocati, esperti di comunicazione, etc.). Tante le novità rispetto ad altri movimenti: non esiste un leader né un organismo centrale: è una rete di gruppi indipendenti ma coordinati; ogni gruppo discute in un’ assemblea che pone tutte e tutti i partecipanti in modo orizzontale e la decisione finale viene presa solo quando c’è il consenso totale.  Non vince la maggioranza ma il consenso, quindi la capacità di arrivare a un risultato che tenga in conto il parere di tutte e tutti. Seguendo la proposta di Chiara,  abbiamo fatto un’assemblea sulla disoccupazione, secondo le modalità del 15-M per farci capire quanto sia difficile dialogare utilizzando l’ “ascolto attivo”.
Inevitabilmente abbiamo confrontato la manifestazione di Madrid con quella di Roma, e Chiara ci ha tenuto a sottolineare che el 15-M rimane un movimento non violento. Questo non significa, però, che non ci sia conflitto, tra le persone del movimento e contro i potenti del mondo. Il punto è che se si passa allo scontro fisico e armato si fa il gioco del potere, mentre questo è un esempio, quotidiano, d’intelligenza collettiva. Inoltre a Madrid non c’è stata violenza proprio perché c’è stato un grande lavoro di coordinamento e di assemblee, dove chi proponeva di usare la violenza era escluso dal movimento. Certamente quello sulla violenza è un discorso difficile ed è stato tema di numerosi dibattiti.  La frase che Chiara ripeteva sempre di fronte alle nostre domande, a volte scettiche, è che nessuno ha la risposta, che los indignados non sanno come continuare; ma intanto hanno iniziato da qualcosa. Ci ha lasciato con un invito: immaginare e sognare un mondo migliore, essere creativi e propositivi, non solo critici.  “Un otro mundo es posible”
Per seguire la cronaca del movimento:    http://hotelmadrid.tk/

Martedì 18 ottobre

Nel corso della sessione mattutina delle attività, il tema oggetto di discussione è stato quello relativo  alla connessione tra il fenomeno dell’immigrazione e quello della disoccupazione.
 Il dibattito si è aperto  partendo dalla constatazione di come spesso, durante i periodi di crisi occupazionale e lavorativa, si punti il dito per primo contro gli immigrati che diventano la causa principale della disoccupazione, colpevoli di “rubare” il lavoro alla popolazione autoctona .A questo proposito Riccardo ha presentato e argomentato delle diapositive contenenti dei dati oggettivi che dimostrano che è statisticamente provato l’inesistenza di un rapporto di consequenzialità tra immigrazione e disoccupazione. In secondo luogo si è approfondito il tema dell’integrazione degli immigrati. Si è posta la questione se nel 2011 vi sia una reale integrazione tra immigrati e popolazioni del luogo. Le risposte al quesito sono state tra le più varie tra i volontari.
Successivamente gli argomenti oggetto di analisi sono stati:
1)Immigrazione legale e illegale, si è discusso cioè se il controllo dell’immigrazione sia necessario e imprescindibile per garantire una vita dignitosa all’immigrato e una pacifica convivenza con la popolazione del luogo, poiché solo l’acquisto della cittadinanza e quindi i diritti ad essa conseguenti possono salvaguardare la vita di un individuo. Si sono perciò confrontate le legislazioni dei diversi paesi riguardo l’acquisto della cittadinanza e la burocrazia necessaria per il permesso di soggiorno .
2) Lavoro degli immigrati complementare o sostitutivo?
3) Effetti dell’immigrazione su sicurezza sociale e salari.
Nel pomeriggio con la prof. Ciotti si è discusso riguardo i programmi messi in campo dall’Ue per combattere la disoccupazione giovanile e gli obiettivi in essi contenuti. In particolare si sono analizzati i programmi “Gioventù in movimento” e “Gioventù in azione” nonché tutte le misure dell’Ue atte ad armonizzare e avvicinare le legislazioni dei diversi paesi per facilitare la mobilità dei giovani nella ricerca del lavoro.
In serata si è svolta l’esibizione di danza di una scuola (la prima fondata a Madrid) di Capoeira (tipica danza brasiliana). Una bellissima serata soprattutto grazie alle graziosità dei movimenti delle ragazze. Veramente belle.

Daniele 

mercoledì 19 ottobre 2011

Lunedì 17 octubre

E' lunedì..è ora di lavorare!!Rinchiusi nel nostro ostello alle porte di Madrid ci aspetta una giornata piena di attività e conferenze. Al mattino con il presidente di Aculco Madrid e Sandra, collaboratrice della sede di Firenze abbiamo partecipato alla tavola rotonda “i giovani e le istituzioni”. Ci sono stati molti spunti..anche se siamo riusciti ad intervenire proprio in pochi! Non avete idea di quanto parli il presidente...Fermarlo era un'impresa!! :) La pausa pranzo è volata preparandoci per le nostre presentazioni, e quando stava già salendo l'ansia (ovviamente siamo riusciti a fare ben poco!) abbiamo scoperto l'inaspettato: rimandate!Ed in alternativa un brain storming sul nostro futuro. E' stato un ottimo modo per confrontarci..ritagliando, incollando e colorando. I risultati sono appesi sui muri della sala comune: presente triste e incerto,ma speriamo in un futuro migliore. Come si dice: "la speranza è l'ultima a morire"..e noi siamo troppo giovani per averla già persa (anche se manca proprio poco!)!!Nonostante ci siamo divertirti durante il giorno l'ultima attività è stata la migliore! Ridendo, ballando, ascoltando (dovete ascoltare i canti lituani: sono proprio belli..o forse era tutto merito della voce del cantante?!) e imparando abbiamo scoperto l'Italia e la Lituania. Non vedo l'ora ci siano le altre...chissà cosa scopriremo della Spagna, della Cina e del Brasile!!:)   

Francesca R. (Frà)

Domingo 16 de octubre

Tras un primer día que sirvió para que el grupo se conociera y tomara contacto con la ciudad de Madrid, comenzamos la segunda jornada del programa con un divertido método de activación en el que simpáticos monos y bananas fueron los protagonistas. Una vez que el grupo estuvo totalmente despierto y reactivado nos pusimos manos a la obra y presentamos ante los demás compañeros las expectativas que teníamos depositadas en estas jornadas de intercambio. Al terminar, Evelina y Ricardo pasaron a explicarnos en detalle las actividades y objetivos que engloba el programa Juventud en Acción, lo cual sirvió para que comprendiéramos mejor aun por qué y para qué estamos aquí. Más tarde, tras comer en el albergue, nos dirigimos todos al centro de Madrid para realizar un recorrido turístico por las zonas más representativas de la capital. En esta ocasión el grupo se dividió temporalmente entre museos, parques y demás atracciones, para, una vez agotados de tanto caminar, reencontrarnos en La Latina y retomar fuerzas con una caña recién tirada y un suculento bocadillo de calamares, morcilla o alguna de las otras muchas delicatessen que ofrecen las tascas madrileñas. Acabada la cena, en el camino de vuelta a “casa”, hicimos una parada técnica en un barecillo cercano al albergue para degustar un digestivo orujo de hierbas que nos ayudase a entrar en calor y encontrar el merecido descanso tras una larga y fructífera segunda jornada de intercambio.
Curro

domenica 16 ottobre 2011

Madrid 15 ottobre - Empezando el intercambio

Oggi siamo arrivati a Madrid. Dopo numerosi viaggi per trasferirci tutti in ostello (una bella struttura nel centro del più grande parco cittadino di Madrid) e sistematici nelle camere abbiamo cominciato le dinamiche di conoscenza. Siamo riusciti rapidamente a fare gruppo con i ragazzi spagnoli e lituani già presenti, aiutati dalle attività proposte dagli organizzatori. Nel tardo pomeriggio finalmente abbiamo pranzato e ci siamo trasferiti nel centro di Madrid e dopo una rapida visita siamo arrivati in un piccolo e tipico ristorante, dove ci sono stati proposti paella e pesce, tipici piatti spagnoli, accompagnati da tinto e cerveza. Il gruppo si è qui diviso, qualcuno ha fatto un giro per locali mentre gli altri sono andati alla manifestazione del movimento 15M in plaza del Sol, manifestazione ottimamente strutturata e molto interessante soprattutto nel confronto con il genere di eventi di questo tipo a cui siamo abituati in Italia.
Molto stanchi, ci siamo infine ritirati in ostello, correndo per riuscire ad entrare entro l'orario previsto.
Le impressioni sono ottime e ci auguriamo tutti un ottimo proseguimento dell'esperienza, così come è stato l'inizio!

Buono yoda a tutti